Visualizzazione post con etichetta cucina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cucina. Mostra tutti i post

mercoledì 1 marzo 2017

carnevale facciamo una cena colorata?


Tortelli Castelmagno all'erbette con crema di zucca e mandorle
      Siamo a carnevale che ne dite di condire i nostri Tortelli con una crema colorata e simpatici coriandoli di mandorle tostate? Possiamo accompagnare questo piatto con un antipasto di bruschini con Pomodorini al Tonno, Carciofini alla Crudaiola,, Melanzane a filetti ed un secondo di bracioline di maiale panate con pangrattato e granella di pistacchi.
      Per l'antipasto da IL Pastaio Fabio trovate tutto e anche di più, per il secondo nessuna difficolta, sarà sufficiente acquistare il nostro pangrattato alle erbe aggiungere la granella di pistacchi, quelli di Bronte ovviamente, e procedere con la panatura classica con immersione nella farina poi nell'uovo e poi nel composto. Per la seri"pure l'occhio vuole la sua parte", posiamo chiudere le bracioline di maiale ad involtino con l'aiuto di un stecchino, aggiungiamo un bel giro d'olio e quindi inforniamo a 180 gradi per 30-40 minuti, la carne di maiale deve cuocere bene, oltretutto arrotolata su se stessa la cotoletta impiega qualche minuto di più, ma noi vigiliamo con occhio attento a che non bruci.
Quindi occupiamoci della Pasta:
  1. Zucca  100 g
  2. Mascarpone 20 g  
  3. Aglio 1 spicchio
  4. Acqua 100 g (utilizziamo l'acqua di cottura della pasta)
  5. Sale fino iodato q.b.
  6. Pepe nero q.b.
  7. Olio extravergine d'oliva q.b
  8. 50 gr di mandorle sgusciate
Per la pulizia della zucca è necessario eliminate la buccia, semi e filamenti interni dopodiché procediamo a tagliala  a cubetti, di circa 2-3 mm. In una padella mettiamo a scaldare un giro d'olio e lo spicchio d’aglio,  in camicia, quello di Agrigento è meraviglioso. Non appena il fondo sarà caldo uniamo i cubetti e saltiamoli per un paio di minuti. A questo punto abbassiamo la fiamma, aggiungiamo il sale,il pepe macinato all'istante e aggiungiamo l’acqua lasciando cuocere così per almeno 15 minuti, facendo attenzione che il fondo non  asciughi troppo, nel caso potete aggiungere ancora un po’ d’acqua. A fine cottura eliminiamo l’aglio e versiamo il composto nel mixer, approfittando che il fondo sia ancora caldo. Frulliamo fino ad ottenere una crema liscia, possiamo aggiungere ancora poca acqua calda. Uniamo la crema ottenuta al mascarpone. Nel frattempo avremo preparato le nostre mandorle tostate, disponendole in una teglia, spolverando con del sale ed infornando a 100 gradi per 10 minuti circa. Per le mandorle dobbiamo fare attenzione a che non si colorino troppo in modo che il sapore non venga alterato da sfumature di affumicato. Prendiamo le mandorle a spezzettiamole al coltello ci serviranno da guarnizione sulla pasta una volta cotta e condita con la crema. Aspetto che mi diciate se vi è piaciuta.



venerdì 24 febbraio 2017

Sorrisi Spigola e Orata


Sorrisi Spigola e Orata

I mitici ripieni al pesce fresco de Il Pastaio di Tor Vergata, hanno veramente tanti estimatori quindi oggi voglio proporvi un condimento a base di carciofi. Li ho già provati ed i miei ospiti non hanno parlato durante tutto il tempo impiegato per finire il piatto che guardavano, ormai tristemente vuoto, come in estasi. Eppure c'erano dei comunissimi carciofi e non altro vegetale, ma l'effetto che hanno sortito pareva lo stesso di una DROGA!!!

A questo punto fate come me, lavate i carciofi, togliete le foglie dure più esterne fino ad ottenere i cuori formati solo da foglie chiare e tenere. Tagliateli a metà, eliminate anche il fieno all'interno e fateli a spicchi, io uso anche la parte più tenera del gambo sfilacciandolo con l'aiuto di un pelapatate o di un coltellino,  poi lo affetto con uno spessore di mezzo centimetro circa e metto tutto in acqua con il succo di un limone. Una volta lavato il prezzemolo ne tritato una buona quantità. Preparo un brodo vegetale che mi servirà per la cottura. In una padella antiaderente faccio colorare dell'aglio spellato nell'olio rigorosamente d'oliva ed assolutamente ITALIANO. A questo punto unisco i carciofi ben scolati  facendoli letteralmente saltare a fuoco vivo per un paio di minuti. Aggiungo un mestolo di brodo, un pizzico di sale, una macinata di pepe, il prezzemolo tritato e lascio proseguire la cottura a fiamma media, per 10-15 minuti circa. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo  servirà dell'altro brodo. A parte lesso i Sorrisi al pesce in abbondante acqua salata  e, poco prima di scolarli, aggiungo mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella del condimento. Bisogna servire immediatamente decorando con prezzemolo tritato, pepe macinato ed un filo d'olio a crudo. Per ottenere un sapore più esotico potete triturare dei semi di lino o dei fiori di garofano al mortaio e spolverarne una manciata al posto del prezzemolo. O ancora tagliuzzare delle foglie di menta che daranno al vostro piatto la freschezza della primavera. ormai alle porte.
https://www.facebook.com/IlPastaiodiFabioeClarissa/

lunedì 20 febbraio 2017

Cappellacci ripieni di Carciofi al ragù di Spigola e Canocchie


Cappellacci ripieni di carciofi al ragù di Spigola e Canocchie



Ingredienti per 4 persone
Tempi di preparazione: 25 minuti
Tempi di cottura: 15 minuti
TUTTO PRONTO IN SOLI 40 MINUTI


Molti di voi mi chiedono come condire la pasta ripiena, volendo un condimento diverso, insolito, e spesso mi trovo davanti facce incredule quando spiego come preparare un piatto con un condimento di pesce. Ho scoperto infatti che non tutti si sentono in grado di cucinare il pesce. Allora, ho pensato di consigliare a tutti gli amanti del ripieno ai carciofi un ragù molto particolare ma facile facile. Cominciamo con il procurarci:

1 - un filetto di spigola, chiediamo al nostro pescivendolo di fiducia di procurarci una spigola non troppo grande e possibilmente non di allevamento, eventualmente meglio due piccole;  
2 - 400 gr. di pomodori datterini, sono una varietà di pomodorino  molto delicata, se non li trovate freschi ne esistono in barattolo, in negozio potete trovarli della Gran Gusto o della Così Com'è;
3 - del prezzemolo e dello scalogno che io preferisco all'agio, ma dipende dalle vostre preferenze;
ed infine l'immancabile olio d'oliva, ovviamente extravergine, possibilmente estratto a freddo ma assolutamente italiano.

Tagliate il filetto di spigola a cubetti piuttosto grossolani, in una padella mettete olio e scalogno fate soffriggere aggiungete i cubettoni di spigola  e fate cuocere un paio di minuti, aggiungete quindi i pomodorini tagliati in quattro salando ed  aggiungendo le canocchie, saltate ancora per altri cinque minuti.

In una pentola lessate i Cappellacci tenendo presente che, poco prima di scendere la pasta in acqua, bisogna aggiungere il solito giro d'olio, saranno sufficienti 6/7 minuti di bollore, a seconda dell'asciugatura della sfoglia, a questo punto  aggiungete i Cappellacci al sughetto saltandoli delicatamente in padella, serviteli con un'aggiunta di prezzemolo tagliuzzato molto finemente e


giovedì 1 dicembre 2016

SORRISI CACIO E PEPE AL CAVOLO NERO

.


Chi Pon Cavolo d'Aprile tutto l'Anno se ne Ride
😋😋😋



Quando mi sono svegliata questa mattina in casa c'era già un gran bel tepore, sono saltata fuori dal letto con una piacevole sensazione di caldo. Guardando fuori la finestra ho notato del ghiaccio sull'erba e sui tetti delle auto così un piccolo brivido mi ha percorso le spalle. Mentre preparavo la colazione per la famiglia che ancora dormiva, e tutto fumava e sbuffava sui fornelli, pensavo alla cena. La cena è sempre un'incognita, non abbiamo tutti gli stessi gusti culinari e spesso mi tocca mangiare quello che piace agli altri per non cucinare ricette diverse. Ma ho proprio voglia di fare una cosa diversa, saporita, buona, sana e pure bella. Sabato al mercato ho visto il cavolo nero, oltre che come ingrediente per una magnifica zuppa alla toscana, si può usare anche come condimento per la pasta e quindi......ho pensato di cucinarlo così e stiamo a vedere cosa viene fuori.
Allora vediamo vediamo, mi servirà un tegame alto pieno di acqua e del sale integrale; dovrò sfogliare il cavolo, lavare le foglie sotto l’acqua corrente, eliminare la parte finale del gambo e tagliare le foglie a tocchetti. A questo punto dovrò versare le foglie del cavolo nel tegame lasciando che lessino per 10 minuti trascorsi i quali prenderò i mitici ed intramontabili Sorrisi Cacio&Pepe de Il Pastaio di Tor Vergata, (questa è la parte più facile) e li immergerò nell'acqua di cottura del Signr Cavolo Nero aggiungendo il solito giro d'olio d'oliva all'acqua. Farò cuocere 8/10 minuti mentre preparerò un soffritto di olio e scalogno tagliato finemente, quando lo scalogno si sarà squagliato per bene, salterò le foglie di cavolo nero nel soffritto ed i sorrisi Cacio&Pepe aggiungendo l'acqua di cottura e facendo attenzione che non si rompano, ma se succede fa niente si formerà una bella cremina, infine impiattarò la pasta aggiungendo una spolverata di Pecorino Romano fresco grattugiato a grana grossa... e poi vediamo chi avrà il coraggio di dire ...io non mangio ste cose verdi!


https://www.facebook.com/IlPastaiodiFabioeClarissa/



martedì 12 luglio 2016

Sorrisi Cacio&Pepe



Sorrisi Cacio&Pepe Pomodorini e Mentuccia



SORRISI CACIO&PEPE DE IL PASTAIO

 
Nel corso di questi mesi abbiamo capito che uno dei prodotti più apprezzati dopo i mitici Ravioli Ricotta e Spinaci e i Capelletti di Carne è proprio la Pasta con ripieno di Cacio e Pepe. Ma, oltre ad essere molto richiesti i nostri Sorrisi Cacio&Pepe sono un piatto molto versatile. Tra le tante ricette che possono essere impiegate per prepararli ce ne è una molto intrigante, insolita ma buonissima, estiva e freschissima che vi farà fare sicuramente una bellissima figura chiunque siano i vostri commensali, infatti oltre ad essere semplice e veloce è molto apprezzata anche dai bambini, che non siano troppo piccoli però, il pepe va inserito molto tardi nel menù dei più piccini. Ma andiamo a preparare questo velocissimo e gustosissimo piatto:
Occorrente per 4 persone:
  • 600 gr di Sorrisi Cacio&Pepe de Il Pastaio di Tor Vergata
  • 200 gr di pomodorini datterini o ciliegini
  • 1 scalogno
  • Mentuccia o menta romana q.b
Prima di iniziare a preparare il condimento però voglio darvi qualche cenno storico/culturale del piatto, poiché non tutti conoscono la Mentuccia  e comunque in pochi la usano, vi parlerò quindi un pò di questa timida ma profumatissima piantina.
La nepitèlla (Clinopodium nepeta (L.) Kuntze) o nepetèlla o nipitèlla, a Roma chiamata anche mentuccia, è un'erba aromatica della famiglia delle Lamiacee, utilizzata in cucina e in erboristeria. Ha un leggero odore di menta. Molto conosciuta già dal tempo degli Egizi e dei Romani, veniva usata da Galeno come pianta medicinale. La Mentuccia, così l'ho sempre chiamata sin da quando mia nonna, mia mamma e mio papà trafficavano in cucina per uscire con dei piatti profumatissimi, può essere usata:
  • Primi piatti, specialmente a base di riso e nelle paste fredde
  • Nella carne in special modo l'agnello e nei triti di carne da utilizzare nei ripieni, tipicamente di uso balcanico e medio orientale.
  •  si usa anche nelle zuppe, nelle salse, nella carne, in special modo per cucinare l'agnello
Dopo aver acquistato da Il Pastaio di Tor Vergata o aver preparato i Sorrisi Cacio&Pepe con le vostre mani, il più è veramente fatto. Infatti vi basterà bollire sufficiente acqua salata mentre in una padella farete ammorbidire tutto lo scalogno tagliato a fettine sottili sottili in abbondante olio extra vergine d’oliva (quello vero), aggiungete quindi i pomodorini tagliati in due facendoli saltare letteralmente sulla padella per due minuti, giusto il tempo di farli insaporire. A questo punto non vi resta che scolare i Sorrisi ed aggiungerli al condimento ancora nella padella, aggiungendo l’acqua di cottura, impiattare e spolverare di abbondante Mentuccia e…..uhmmmm!

 
Curiosità

 
Secondo la leggenda, la menta prende il nome dalla ninfa Minthe o Myntha, amata da Ade (Dio degli Inferi), che venne trasformata in pianta da Persefone, moglie di Ade.
Myntha era quindi una bellissima ninfa partorita nel fiume infernale Cocito, affluente dell'Acheronte e viveva nel regno infernale comandato da Ade, di cui era la concubina. Persefone, gelosa del marito, si dispiacque dell'unione e si infuriò quando Myntha proferì contro di lei minacce spaventose e sottilmente allusive alle proprie arti erotiche. Persefone, sdegnata, la fece a pezzi: Ade, che aveva un tempio ai piedi del monte Menta (o Minthe), in Elide le consentì di trasformarsi in erba profumata, la menta, ma Demetra la condannò alla sterilità, impedendole di produrre frutti. Un'altra versione del mito, citata anche da Ovidio nelle sue Metamorfosi, suggerisce che fu Persefone stessa a trasformare Myntha in pianta, scegliendo una forma insignificante che non destasse attenzione né potesse essere paragonata ad altre piante per bellezza o utilità. Un'altra versione ancora racconta che Zeus(o Zeus Katactonio, cioè Ade stesso), innamoratosi di Myntha, ebbe da lei un rifiuto in seguito ad una proposta. Sdegnato del comportamento, la tramutò in una pianta fredda così come la bella ninfa era stata con lui. Al di là del fatto che la povera Myntha viene trasformata in una pianta da bellissima ninfa che era, scegliete voi la versione che più si avvicina al vostro modo di essere ninfa, Ade o Persefone, io personalmente preferisco quella dove Myntha rifiuta Ade, tiè! 

 










venerdì 8 luglio 2016

Gnocchetti de il Pastaio misto pesce

GNOCCHETTI DE IL PASTAIO MISTO PESCE
L'estate è il periodo migliore per assaporare il pesce freso e, anche se le patate sono migliori in inverno, gli gnocchetti de Il Pastaio di Tor Vergata sono speciali anche a luglio. Stasera Fabio il Pastaio ha preparato una ricetta squisita a base di gnocchetti piccolissimi e rigorosamente fatti a mano e il pesce fresco!!!! Il pesce fresco è sicuramente la base della ricetta, ma, insieme ai suoi gnocchetti è veramente un godimento dei sensi. Ha lessato ben 700 grammi di gnocchetti, effettivamente sembravano un po troppi per due persone ma, mai contraddirlo in cucina. Ha poi fatto soffriggere leggermente uno spicchio d'aglio di Agrigento in olio Flaminio, uno tra i migliori presenti in negozio, facendo saltare circa 100 grammi di ricciola, 100 di tonno freschissimo, due totani piccolini tagliati a dadini, alcuni gamberi, un paio di grossi scampi e sei pomodorini datterini rossi marca Così com'è, ottimi e freschissimi.
Accompagnati da un paio di bicchieri di vino bianco Falanghina di Sardegna hanno reso la mia anima più serena,  alla fine di una giornata impegnativa è stato un vero toccasana anche per i miei sensi abbioccati dal caldo,  facendomi ritrovare il sorriso. Ecco cosa vuol dire mangiare bene, vuol dire farsi del bene, godere di sapori e profumi, perchè mangiare è anche un piacere oltre che nutrire il nostro  organismo con prodotti sani, genuini e salutari. E comunque anche se erano veramente tanti li abbiamo finiti! 
Provate gli gnocchetti al pesce de Il Pastaio Fabio e poi.....fatemi sapere

domenica 5 giugno 2016

Pappardelle al Peperone Rosso e Peperoncino Fresco


Oggi vi voglio presentare la Pasta al Peperone rosso e peperoncini freschi. Fresca, insolita dal gusto estivo e versatile. Con un condimento semplicissimo come quello che vi propongo, farete un figurone con i vostri ospiti….e dunque andiamo a preparare questo magnifico piatto  
Ingredienti per 4 persone

§  600 gr di pappardelle al peperone e peperoncino freschi (potete benissimo usare qualsiasi altro formato di pasta)
§  200 g di pomodori ciliegino
§  sale q.b
§  zucchero q.b
§  origano fresco o essiccato q.b
§  olio extra vergine di oliva q.b
§250c g di stracchino (o qualsiasi altro formaggio cremoso come mascarpone,philadelphia,robiola)
§  pepe q.b
PROCEDIMENTO PER LA PASTA CON STRACCHINO E POMODORI CONFIT
Lavare per bene i pomodori e tagliateli a metà. Rivestite con della carta da forno una leccarda o teglia e posizionate i pomodori con la parte del taglio rivolti verso l’alto. Lasciate cadere  su ogni pomodoro un filo d’olio extra vergine di oliva, sale e zucchero quanto basta e infine una spolverate con un po’  di origano meglio se fresco di Agrigento o essiccato. Mettete al forno ben caldo statico a 150° per circa 1 ora – 1 ora e mezza o finché vedrete appassire e imbrunire o abbrustolire i pomodori. Sfornateli e lasciateli raffreddare. In una pentola cuocete in acqua calda salata il formato di pasta a vostra scelta, noi consigliamo le pappardelle che cuociono in 6/7 minuti circa. In una padella antiaderente fate sciogliere lo stracchino e aggiungete i pomodori confit, lasciando alcuni pomodorini da parte per la decorazione. Colate la pasta e versatela nella padella con il condimento, mantecando per un minuto circa. Servite la pasta calda e decorata con i pomodori confit messi da parte e una spolverata di origano o pepe nero. Siamo ceri che vi piacerà tantissimo!

lunedì 30 maggio 2016

PRANZO IN GIARDINO




Mi è venuta un'idea e la voglio condividere con voi. Un menù di cose buone anzi buonissime che potreste mettere sulla vostra tavola, ed ecco che cosa consiglio per un pranzo in giardino o sul vostro splendido terrazzo.
 
Iniziamo con un primo piatto fresco e delicato. Ideale per i mesi maggio e giugno quando le zucchine sono dolci e saporite. Se vi capita di acquistarle con i fiori, non buttatateli: lavateli accuratamente, privateli del pistillo e tagliateli a striscioline. Uniteli al pesto poco prima di aggiungerlo come condimento agli gnocchi caldi appena scolati. Procuratevi per 4 persone: 
·         400 gr di gnocchi di patate
·         200 gr di zucchine novelle o 2 grosse zucchine
·         sale fino
·         mezzo spicchio d’aglio
·         una manciata di foglie di basilico fresco
·         10 gr di pinoli
·         10 gr di mandorle
·         20 gr di parmigiano reggiano grattugiato
·         20 gr di pecorino stagionato grattugiato
·         dai 2 ai 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva
·         pepe nero macinato
 
Tostate leggermente le mandorle e i pinoli. Grattugiate grossolanamente le zucchine.
 
Salate leggermente le zucchine grattugiate e lasciatele riposare per almeno un’ora. Strizzatele e mettetele insieme alle foglie di basilico nel mixer. Aggiungete l’aglio tritato, le mandorle, i pinoli e i formaggi. Frullate il tutto versando un cucchiaio d’olio alla volta. A questo punto avrete ottenuto una crema omogene che userete per il condimento.
 
Portate ad ebollizione abbondante acqua salata aggiungete il solito filo d’olio prima di bollire gli gnocchi e raccogliete gli gnocchi con un colino man mano che vengono a galla. Conditeli ancora caldi con il pesto di zucchine. Impiattate e completate con un giro d’olio e con qualche foglia di basilico come decorazione.
 
E come secondo piatto ecco gli involtini di peperoni rossi con mozzarella e acciughe che vi assicuro essere un perfetto piatto estivo poco impegnativo e facile da preparare. Infatti basta lavare i peperoni, aprirli a metà eliminando il gambo, i semi e i filamenti bianchi, tagliarli a falde larghe 4 cm circa e sbollentarli per 5-6 minuti in acqua bollente salata. sistemateli su di un tagliere.
 
Iniziate a mettere su ciascuna falda una fettina sottile di mozzarella e un filetto di acciuga dissalato. Arrotolate il peperone in modo da ottenere un involtino e infilatelo con uno stuzzicadente da spiedino. Riempite ciascuno spiedo con 4 involtini. Versate l’olio extravergine di oliva in una pirofila spolverizzate del pangrattato sul fondo e sistemate gli spiedini di involtini di peperone nella pirofila. Spolverizzateli con il resto del pangrattato e aggiungete un filo di olio extravergine di oliva.
 
Cuocete in forno caldo a 200 °C per 15/20 minuti. A questo punto  lasciate riposare gli involtini per 10 minuti.
 
E dopo un pranzo estivo ma non leggerissimo, sarà sicuramente utile e buonissima un’insalata alle mele verdi e aceto balsamico, il profumo dell’estate.
Ingredienti per 4 persone:
·         Lattuga oppure insalata mista q.b
·         2  mele verdi grandi tagliate a spicchi
·         mezza tazza di noci tostate
·         scaglie di  Parmigiano Reggiano
·         Per condire l’nsalata
·         aceto balsamico q.b.
·         olio extravergine d’oliva q.b.
·         succo di limone
·         sale e pepe q.b.
·         PROCEDIMENTO:
·         Per primo tostate le noci
·         Poi sbucciate e tagliate a spicchi le mele.
·         Lavare, asciugare e tagliare la lattuga.
·         In una ciotola capiente unire l’insalata, le mele, le scaglie di parmigiano, e le noci.
·         Poi aggiungete il condimento: l’aceto balsamico, l’olio extravergine d’oliva, il sale, pepe e il succo di limone.
Date una bella e leggera mescolata e con questa insalata potete chiudere il  vostro pranzo bruciando anche qualche caloria.
 
Buon appetito dal Pastaio di Tor Vergata e ricordate noi siamo quello che mangiamo!
 
 
https://www.facebook.com/IlPastaiodiFabioeClarissa/


lunedì 23 maggio 2016

Tanto pe cambià



Che domenica! La giornata è iniziata piuttosto presto, in negozio c’è sempre tanto da fare, tra pulizie e il laboratorio di pasta, c’era il sole che aspettavo da tanto e un clima dolce che prometteva l’estate. Ci siamo detti che sarebbe stata una giornata molto calma e forse non ci sarebbe stata l’affluenza di sempre. E’ tempo di Comunioni, Cresime, Matrimoni e poi la dieta per la prova costume! E’ la prima estate per il nostro negozio e non abbiamo ancora idea di come cambieranno le richieste dei clienti. E pulisci e impasta e impasta e pulisci ecco che arrivano i primi avventori. La giornata entra nel vivo con il solito via vai e non ci vuole molto che la varietà di prodotti inizia a scarseggiare. I Tortelli di Bufala Pachino e Basilico praticamente spariscono quasi immediatamente, certo la ricetta è semplice e la freschezza del prodotto è garantita e con un semplice sugo di pomodoro l’effetto estate è garantito. Ma anche i Sorrisi Salmone Scozzese Ricotta e Limone Bio vengono apprezzati moltissimo, pochi minuti di cottura un giro d’olio ed ecco un pranzetto coi fiocchi pronto senza fatica. I Cappellacci Zucchine e Brie sono davvero i protagonisti di molte tavole, anche qui non ci vuole troppa fantasia per i condimenti, un fondo di cottura con Olio Extra Vergine di Oliva, rigorosamente italiano, scalogno e per i palati più raffinati una grattata dell’ottimo Tartufo. I Baci di Dama agli Asparagi e Brie sono la variante a quelli con le Zucchine e per questi è sufficiente cambiare il condimento con Burro Chiarificato ed inserire al posto del Tartufo una grattata di Limone Bio a crudo e qualche fogliolina di Menta. Che dire dei Canestrelli Ricotta Menta e Limone Bio, semplicemente meravigliosi. I Cannelloni di carne, Ricotta e Spinaci, le Lasagne Ragù e Sugo Semplice, agli Asparagi e Stracciatella, gli sformati di verdure non hanno certo bisogno di particolari approfondimenti. Tutto sparito nell’arco della mattinata insieme all’ottimo pane Ciociaro a lievitazione naturale e cotto a legna e la preziosissima Mozzarella di Bufala, 100% latte dell’alto Lazio che arriva fresca tutti i giorni. Quindi per questa settimana non cambiamo, ma stiamo progettando di iniziare con le deliziose Parmigiane alle Melanzane e alle Zucchine, con i nostri specialissimi Pomodori al Riso, Peperoni, Cipolle e ancora Zucchine, Melanzane e Patate al Gratin. Le insalate di Farro, Riso ed Orzo, tutti prodotti italiani alla faccia del TTP. Quindi, cari signori, preparatevi ad assaggiare le specialità de Il Pastaio di Tor Vergata e a portare in tavola le migliori ricette della cucina italiana da preparare a casa vostra come nei migliori
https://www.facebook.com/IlPastaiodiFabioeClarissa/

domenica 8 maggio 2016

8 Maggio primi raggi di sole

8 Maggio Festa della Mamma con il Sole

Oggi festa della Mamma, domenica di Comunioni, Battesimi e Matrimoni, tutto sommato anche il tempo è stato buono, giornata, anzi fine settimana, di lavoro intenso e un gran via vai di persone che hanno ritirato i loro ordini. Tanti i menu richiesti, varietà di gusti e ricette. Lasagne, cannelloni, ravioli, arrosti ortaggi gratinati, antipasti gustosi e tutti particolari. Le persone amano mangiare, vogliono cibo di qualità, cercano ingredienti genuini, piatti ricercati che non hanno modo di preparare a casa. Per noi de Il Pastaio a Tor Vergata, è un piacere, ci piace cimentarci in ricette nuove, combinare ingredienti e gusti. Andare alla ricerca dei prodotti migliori tra quelli di stagione e quello che ci piace di più è il riscontro della gente, la soddisfazione nel raccontare come alla loro tavola i loro ospiti hanno gradito quello che hanno scelto e che noi abbiamo preparato. I menù dei migliori ristoranti a casa propria è la vera innovazione. Portare a casa dei nostri clienti piatti ricercati o della cucina classica lavorati con professionalità, preparati con ingredienti freschissimi, cercando di impiegare materie prime senza conservanti, di provenienza italiana, regionale e a chilometri zero. Scegliamo l’olio, le passate, i limoni, le erbe aromatiche, il latte, persino il sale e le spezie, le uova le farine e le verdure, è inutile dire che preferiamo il prodotto italiano ogni volta che ci è possibile. 
La ricetta che abbiamo preparato oggi dedicata alla Mamma e alla prima giornata di sole é quella dei RAGGI DI SOLE RICOTTA E LIMONE ALLA MENTA
Bisogna preparare una sfoglia sottile e leggera, realizzata con poche uova proprio per esaltare al massimo il gusto delicato della ricotta del limone e della menta che rende il piatto particolarmente adatto alla stagione estiva.
Ecco come fare:
Ingredienti per 4 persone  
per la pasta:
250g   farina
1 uovo
70g     acqua circa

Per il ripieno:
400g   ricotta
buccia grattugiata di 1 limone biologico
40g     parmigiano
sale q.b.

Per il condimento:
100g   burro
foglie di menta q.b.
parmigiano grattugiato q.b.
scaglie di mandorle tostate q.b.

Procedimento
Per il ripieno:
Scolare la ricotta dal siero e amalgamarla al resto degli ingredienti.
Conservare in frigo.

Per la pasta: impastare, formare una palla e lasciar riposare.  Stendere in sfoglie sottili, ricavare dei quadrati di 7x7cm, farcire al centro con un mucchietto di ripieno, inumidire leggermente su due lati con dell’acqua, chiudere a triangolo e sigillare premendo intorno al ripieno poi congiungere le estremità, fissandole con un pizzicotto.
Adagiare i tortelloni su un vassoio foderato con carta da forno e cosparso leggermente di farina, coprendoli con della pellicola per non farli seccare.

Per il condimento: far sciogliere il burro in padella e profumare con la menta tritata. Lessare i tortelloni in acqua bollente salata, scolare e versare nella padella con il burro. Fuori dal fuoco mantecare con il parmigiano.
Prima di servire cospargere con le scaglie di mandorle.



giovedì 5 maggio 2016

Il Pastaio Fabio e le Ricette Afrodisiache




Nel girovagare in internet mi sono  imbattuta in un interessante sezione del sito del Sole24ore, questo quotidiano on line che mi sorprende sempre per le meravigliose sezioni che affrontano temi di vario genere. Cercavo degli spunti per il mio blog, quando ecco…trovato…sicuramente qualcosa di molto interessante. Vi giuro che quanto vi sto per riferire è parte di un articolo della sezione salute del Sole24ore, d’altronde! Quindi,  lo sapevate che  esistono alimenti che aiuterebbero, diciamo così la sessualità degli uomini? Di quella delle donne si è ampiamente dibattutto e ancora se ne dibatte , ma ahimè resta un mistero celato agli uomini. Detto questo adesso andiamo a vedere quali alimenti vengono considerati dei veri “toccasana” (è proprio il caso di dire) per gli uomini. Asparagi: 350 grammi ogni settimana. Zenzero: 15 grammi. E poi, tutti i giorni, 30 grammi di mandorle. Sono questi gli ingredienti della ricetta afrodisiaca consigliata agli uomini addirittura dall’ Aogoi (l’Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri) e dalla Siu (Società italiana di Urologia), secondo cui il cibo può essere un prezioso alleato della sessualità tanto quanto di altri aspetti della salute, che pure sono molto importanti ma di cui non intendo parlare qui, almeno oggi. Ma continuando a leggerere questo interessantissimo quanto stupefacente articolo scopro che gli esperti ne hanno parlato a Expo 2015 durante l’incontro “Cibo alleato della passione: nutrire il ‘seme della vita’ per recuperare una buona sessualità di coppia”. “Da sempre sono le donne a tramandarne tradizioni, conoscenze, esperienze  ma anche l'uomo deve imparare a esserne più consapevole, magari proprio grazie alle richieste della partner che oggi, sempre più spesso, vuole essere conquistata a tavola”. E vorrei ben vedere, non c’è niente di più sensuale di un uomo in cucina e, credetemi, io me ne intendo!  Asparagi, zenzero e mandorle occupano le prime posizioni della top 10 degli alimenti che possono aiutare in questa impresa.La classifica prosegue con la cicoria, fonte dell’ormone androstenedione; gli esperti consigliano di mangiarne 250 grammi anche 2 volte alla settimana. Il cacao può invece essere assunto sotto forma di  cioccolato fondente al 70%, mangiandone una tavoletta a settimana. Attenzione, invece, al peperoncino: ne sono ammessi occasionalmente 15 grammi. Gli ultimi 4 posti della classifica sono invece occupati dalle ostriche dall’aglio, la sua allicina aumenta il flusso sanguigno; ne basterebbero 2 spicchi al giorno assunti per 3 mesi consecutivi, dall’avocado che consumato quotidianamente favorisce l’equilibrio ormonale e dal vino rosso,  un solo bicchiere a pasto.
A questo punto, dopo che vi sarete fatti delle grasse risate, vi spiego per quale motivo la cosa mi ha così tanto interessata. Se avete letto attentamente gli alimenti della lista fatta da emeriti esperti sono, nella maggior parte dei casi, gli ingredienti delle famose ricette de Il Pastaio di Tor Vergata, ecco spiegato il motivo di tanto successo! Scherzi a parte, da Il Pastaio, le cose buone fanno pure bene, prendete ad esempio i Sorrisi Zucca Burrata Tartufo e Mandorle, o il ripieno di pollo Limone e Zenzero, le Fettuccine al Cacao, i Cappellacci agli Asparagi e gli specialissimi Tortini alle verdure dove la Cicoria fa da Regina…..Signore e Signori ho detto tutto! E fate un salto pure voi da Il Pastaio, Fabio ha il segreto della vostra felicità... di coppia!




lunedì 2 maggio 2016

Roveja cibo Slow Food da Il Pastaio di Tor Vergata



I legumi delle campagne umbre e molisane


La mia passione per le cose buone, genuine, per i prodotti della nostra terra mi arriva da lontano quando ero una bambina e l'estate me ne andavo in vacanza da uno zio che insieme ad altri parenti gestiva una fattoria dell'UNC Unione Nazionale Combattenti, da qui ovviamente si capisce che non sono proprio una ragazzina. Una fattoria grandissima, mucche, pecore, polli, anatre, maiali, conigli, piccioni, cani e gatti erano i miei compagni di gioco insieme a mia sorella e ai miei cugini campagnoli. I miei cugini campagnoli....loro mi hanno insegnato a rubare le uova sotto le galline per berle appena deposte, ad arrampicarmi sugli alberi di Gelso per imbrattarmi di viola la faccia, a pescare le rane con le lumache. Che meravigliosa infanzia al sole, con le ginocchia perennemente sbucciate e le guance rosse. La mattina ci alzavamo prestissimo e si andava a governare gli animali, poi si tornava a casa per la colazione. Ore 9,30 circa, pane caldo, verdure cotte, legumi in zuppa e mentre gli adulti bevevano vino, noi sorseggiavamo l'acqua sulfurea, che non era proprio una squisitezza ma alla fine si mandava giù, e poi per le scale a correre verso i campi e a ridere e a giocare! Il cibo era sempre tutto buono, mi ricordo le zuppe di Roveja, d'Orzo, di Farro, con il pane raffermo che non si sprecava niente, si mangiava in quelle ciotole di coccio che fumavano e profumavano di ogni erba aromatica, i vetri appannati dal calore delle stufe a legna dove si cucinava, e fuori volo di uccelli e canti di gallo. La Roveja, quanti di voi la conoscono? E’ un piccolo legume simile al pisello, dal seme colorato che va dal verde scuro al marrone, grigio. Nei secoli passati era coltivato su tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana, in particolare sui Monti Sibillini, dove i campi si trovavano anche a quote elevate: la Roveja è resistente anche alle basse temperature, si coltiva in primavera-estate e non ha bisogno di molta acqua. Con altri legumi poveri quali lenticchie, cicerchie, fave fa parte dei prodotti slow food. Tutti molto apprezzati da vegetariani, vegani e buon gustai. E' molto proteica, in particolare se consumata secca, ha un altro contenuto di carboidrati, fosforo, potassio e pochissimi grassi. Oggi è stata pressoché abbandonata ovunque e resistono solo pochi agricoltori nella val Nerina, in particolare a Cascia, e noi ne conosciamo uno molto attento alla sua terra. In questa vallata la Roveja si semina a marzo a un’altitudine che va dai 600 ai 1200 metri e si raccoglie tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. La battitura è simile a quella della lenticchia. Un gran lavoro sicuramente, ci vuole passione e amore per la terra e per le tradizioni. La Roveja, si può mangiare fresca oppure essiccata, in questo caso diventa un ottimo ingrediente per minestre e zuppe. Macinata a pietra, si trasforma in una farina dal lieve retrogusto amarognolo che serve per fare la farecchiata o pesata: una polenta tradizionalmente condita con un battuto di acciughe, aglio e olio extravergine di oliva, buona anche il giorno successivo, affettata e abbrustolita in padella. Un alimento buono e naturale un'ottima alternativa alla carne e utile nelle diete.
Da Il Pastaio di Tor Vergata potete trovare Roveja, Lenticchie, Fagioli, Fagioli del Papa, Farro, Orzo e tanto altro tutto rigorosamente dalla terra direttamente nelle vostre mani.

https://www.facebook.com/IlPastaiodiFabioeClarissa/

domenica 1 maggio 2016

Primo Maggio Fave Pecorino e Rock and Roll

I° maggio, Piazza San Giovanni Roma.

Ogni anno il I° maggio è un appuntamento speciale, da sempre, con mio papà quando non ci portava a vedere lo spettacolo ci riunivamo davanti alla tele a vederlo tutti insieme e guai se… Il palco del I° maggio per lui era importate, lui ci credeva anche quando non ci credeva più. Papà era Rock and Roll.
Il I° maggio era anche famiglia, era pranzo tutti insieme, era fave e pecorino e a te Papà dedico la ricetta dei ravioli fave e pecorino, a te che mi hai lasciato la passione per la cucina, la passione per le cose buone e genuine, vere, le cose fatte in casa.
Ravioli per 4 persone:
300 g di farina 00 rimacinata, 3 uova intere,  3 tuorli, mezzo chilo di ricotta di pecora, pecorino romano gratuggiato, guanciale, fave, scalogno, burro, sale, pepe e olio extravergine d’oliva.

Preparare la farina a fontana su una spianatoia, rompere le uova una alla volta e lavorare il composto dapprima con una forchetta e poi con le mani.
Una volta pronta la pasta, tirarla con la macchinetta o con il mattarello formando dei quadrati per i ravioli. Nel frattempo, setacciate la ricotta per fare il ripieno. Poi, in una ciotola, aggiungete il pecorino romano piccante e mischiate insieme con un pizzico di pepe. Utilizzate questo composto per il ripieno dei ravioli. Nel frattempo in una padella, preparate il fondo con olio e burro e cuocete lo scalogno tagliato a pezzetti.  Appena si ammorbidisce lo scalogno, mettete le fave precedentemente sgusciate, sbollentante e senza buccia. In un’altra padella, fate rosolare il guanciale che sarà messo sui ravioli a piatto finito. Una volta realizzati i ravioli, fateli cuocere in acqua salata con un giro d’olio d’oliva, una volta che vengono a galla, sono pronti; mettete i ravioli nella padella con le fave e poi impiattate aggiungendo il guanciale croccante. Se vi pare troppo lavoro passate da Il Pastaio di Tor Vergata Fabio li ha fatti per voi.

Buon I° maggio a tutti i lavoratori, a chi un lavoro non ce l’ha, a chi ce l’ha ma a scadenza come il latte. A chi studia come un matto per avere il lavoro più bello del mondo, a chi rinuncia a studiare per fare un lavoro qualsiasi e anche a chi rischia la vita per attraversare il mare con la speranza di poter lavorare qua dove il lavoro non c'è. Ma anche a chi un lavoro se lo inventa come può! 

giovedì 28 aprile 2016

Coincidenze

Non esiste il caso, né la coincidenza. Noi, ogni giorno, camminiamo verso luoghi e persone che ci aspettano da sempre. Così citava un post che una mia carissima amica ha messo su Facebook qualche giorno fa, un aforisma di Giuditta Dembech. Non nascondo che non so chi sia,  magari poi indago,  ma nel frattempo rifletto su queste parole. Infatti non è un caso che le abbia postate lei, come se le appartenessero, così come in effetti appartengono a tutte quelle persone che fanno parte di quel gruppo eterogeneo di gente che tutti i giorni incrocio sulla mia strada. Da casa a lavoro, persone senza le quali  non potrei  fare tutto. Persone che, anche inconsapevolmente, mi aiutano con spunti, idee, consigli. Persone simpatiche, intelligenti, ben disposte e anche no. Gente stimolante, gente di cuore che mi si offre, persone speciali anche se non sono nessuno. Così come i clienti del negozio di mio marito, Il Pastaio, li vedo ogni volta che vado ad aiutarlo,  li ascolto li servo, li consiglio e da loro prendo. Prendo, raccolgo, assorbo. Da loro e con loro imparo. Mi piace immaginarli a tavola con le loro famiglie, i loro ospiti, che mangiano e commentano le ricette, i prodotti che ho consigliato loro. Mi piace che tornino e mi dicano che tutto è andato bene che tutto è piaciuto, tanto. E così capisco che è vero, luoghi e persone sono li per te e te sei li per loro.
https://www.facebook.com/IlPastaiodiFabioeClarissa/

domenica 24 aprile 2016

Pronto intervento culinario Il Pastaio Fabio



Finalmente Domenica! E che Domenica! Domani 25 aprile festa della Liberazione tutti a casa! Organizzata una bella giornata con la famiglia, dopo mesi di lavoro intenso, quasi ininterrottamente dal 9 settembre, quando, con mio marito, abbiamo dato inizio a questa stimolante avventura, il laboratorio di pasta fresca ed il negozio di prodotti tipici di qualità. Tornati a casa, pranzo pronto, accuratamente preparato da mia suocera Teresa, solo da infornare i mitici cannelloni di carne de il Pastaio  (siamo riusciti a portarne a casa ben 12), assaporavo già una breve "pennichella" rigenerante quando.....il telefono....squilla....rispondi tu.... no tu.... smette....ok, fa niente. E poi il cellulare, lo prendo, guardo e leggo Antonella.....No! Daiii! Antonella. Una vita che non ci sentiamo...che piacere...pronto! Ciao...si...tu come stai?... noi bene ....si...no...mi dispiace siamo C H I U S I! Insomma, disperata ha bisogno di un pronto intervento culinario, domani tutti a pranzo da lei, e sono 15. Allora le propongo una bella carbonara, ma lei mi convince che sarebbe meglio qualcosa di più gourmet, tipo qualcuna delle nostre ricette e mi chiede come fare i cappellacci zucchine e Brie. Allora io inizio: oggi e domani i super mercati sono aperti e quindi procurati gli ingredienti, per 15 persone dovrai avere:  



1 kg di farina di semola di grano duro rimacinata, 10 uova, almeno 8 zucchine romanesche, circa 80 gr di burro, una bella fetta di Brie, uno scalogno fresco, sale q.b., olio evo q.b., Parmigiano Reggiano grattugiato q.b. ed erba cipollina.
Mentre le faccio l'elenco delle cose, la sento prendere appunti tra lamenti e sospiri, un disagio mi assale...Fatto ? Adesso seguimi bene....per la Pasta setaccia e disponi la farina a fontana su una spianatoia, forma un incavo nel centro e rompici, una alla volta, le uova a temperatura ambiente e a questo punto  aggiungi il sale. Mescola le uova con una forchetta, prendendo, man mano, la farina dai bordi, lavora poi con le mani l’impasto dall'esterno verso l’interno, amalgamando tutta la farina che si trova sul piano di lavoro. Continua a lavorarla fino a quando l’impasto non risulterà liscio e compatto. Avvolgi quindi la pasta nella pellicola e lasciala riposare, per almeno un'ora, in un luogo fresco e asciutto.
Nel frattempo, per il ripieno, lava e taglia a dadini regolari le zucchine.Taglia finemente al coltello lo scalogno fresco. In una padella, dal fondo antiaderente, versa due cucchiai d’olio a scaldare, una volta caldo unisci lo scalogno fino a farlo appassire,  unisci ora i dadini di zucchine a fuoco lento e  senza coperchio, per una decina di minuti. Sposta la padella dal fuoco, tagliata finemente l'erba cipollina puoi aggiungila ora alle zucchine aggiustando con il sale. A questo punto stendi la pasta come vuoi, a mano o con la macchinetta, formando delle strisce di pasta sottili e lunghe. Disponi il ripieno di zucchine e Brie, che hai ridotto a dadini, sulla pasta a distanza di circa 5 cm, terminata questa operazione inumidisci i bordi con un po’ di rosso d'uovo e copri con una seconda striscia di pasta cominciando a formare i ravioli.  Quando chiudi i ravioli fai attenzione a levare bene l’aria altrimenti in cottura potrebbero rompersi perdendo il ripieno nell'acqua. Cuoci i ravioli in abbondante acqua salata aggiungendo un giro di olio d'oliva per 5 minuti. Mentre la pasta termina la cottura, fai sciogliere del burro, ti consiglio burro chiarificato, in un pentolino insieme ad abbondante erba cipollina tritata al coltello. Una volta cotti i ravioli impiatta e condisci con il burro fuso, l’erba cipollina ed una spolverata di parmigiano. ...vedrai che successo!
Il Pastaio di Tor Vergata è anche Pronto intervento telefonico, ma Antonella non li farà, domani passerà a negozio, in via Sandro Penna 13 Roma Zona Tor Vergata, Fabio, il Pastaio sarà al lavoro, solo per lei.