martedì 12 luglio 2016

Sorrisi Cacio&Pepe



Sorrisi Cacio&Pepe Pomodorini e Mentuccia



SORRISI CACIO&PEPE DE IL PASTAIO

 
Nel corso di questi mesi abbiamo capito che uno dei prodotti più apprezzati dopo i mitici Ravioli Ricotta e Spinaci e i Capelletti di Carne è proprio la Pasta con ripieno di Cacio e Pepe. Ma, oltre ad essere molto richiesti i nostri Sorrisi Cacio&Pepe sono un piatto molto versatile. Tra le tante ricette che possono essere impiegate per prepararli ce ne è una molto intrigante, insolita ma buonissima, estiva e freschissima che vi farà fare sicuramente una bellissima figura chiunque siano i vostri commensali, infatti oltre ad essere semplice e veloce è molto apprezzata anche dai bambini, che non siano troppo piccoli però, il pepe va inserito molto tardi nel menù dei più piccini. Ma andiamo a preparare questo velocissimo e gustosissimo piatto:
Occorrente per 4 persone:
  • 600 gr di Sorrisi Cacio&Pepe de Il Pastaio di Tor Vergata
  • 200 gr di pomodorini datterini o ciliegini
  • 1 scalogno
  • Mentuccia o menta romana q.b
Prima di iniziare a preparare il condimento però voglio darvi qualche cenno storico/culturale del piatto, poiché non tutti conoscono la Mentuccia  e comunque in pochi la usano, vi parlerò quindi un pò di questa timida ma profumatissima piantina.
La nepitèlla (Clinopodium nepeta (L.) Kuntze) o nepetèlla o nipitèlla, a Roma chiamata anche mentuccia, è un'erba aromatica della famiglia delle Lamiacee, utilizzata in cucina e in erboristeria. Ha un leggero odore di menta. Molto conosciuta già dal tempo degli Egizi e dei Romani, veniva usata da Galeno come pianta medicinale. La Mentuccia, così l'ho sempre chiamata sin da quando mia nonna, mia mamma e mio papà trafficavano in cucina per uscire con dei piatti profumatissimi, può essere usata:
  • Primi piatti, specialmente a base di riso e nelle paste fredde
  • Nella carne in special modo l'agnello e nei triti di carne da utilizzare nei ripieni, tipicamente di uso balcanico e medio orientale.
  •  si usa anche nelle zuppe, nelle salse, nella carne, in special modo per cucinare l'agnello
Dopo aver acquistato da Il Pastaio di Tor Vergata o aver preparato i Sorrisi Cacio&Pepe con le vostre mani, il più è veramente fatto. Infatti vi basterà bollire sufficiente acqua salata mentre in una padella farete ammorbidire tutto lo scalogno tagliato a fettine sottili sottili in abbondante olio extra vergine d’oliva (quello vero), aggiungete quindi i pomodorini tagliati in due facendoli saltare letteralmente sulla padella per due minuti, giusto il tempo di farli insaporire. A questo punto non vi resta che scolare i Sorrisi ed aggiungerli al condimento ancora nella padella, aggiungendo l’acqua di cottura, impiattare e spolverare di abbondante Mentuccia e…..uhmmmm!

 
Curiosità

 
Secondo la leggenda, la menta prende il nome dalla ninfa Minthe o Myntha, amata da Ade (Dio degli Inferi), che venne trasformata in pianta da Persefone, moglie di Ade.
Myntha era quindi una bellissima ninfa partorita nel fiume infernale Cocito, affluente dell'Acheronte e viveva nel regno infernale comandato da Ade, di cui era la concubina. Persefone, gelosa del marito, si dispiacque dell'unione e si infuriò quando Myntha proferì contro di lei minacce spaventose e sottilmente allusive alle proprie arti erotiche. Persefone, sdegnata, la fece a pezzi: Ade, che aveva un tempio ai piedi del monte Menta (o Minthe), in Elide le consentì di trasformarsi in erba profumata, la menta, ma Demetra la condannò alla sterilità, impedendole di produrre frutti. Un'altra versione del mito, citata anche da Ovidio nelle sue Metamorfosi, suggerisce che fu Persefone stessa a trasformare Myntha in pianta, scegliendo una forma insignificante che non destasse attenzione né potesse essere paragonata ad altre piante per bellezza o utilità. Un'altra versione ancora racconta che Zeus(o Zeus Katactonio, cioè Ade stesso), innamoratosi di Myntha, ebbe da lei un rifiuto in seguito ad una proposta. Sdegnato del comportamento, la tramutò in una pianta fredda così come la bella ninfa era stata con lui. Al di là del fatto che la povera Myntha viene trasformata in una pianta da bellissima ninfa che era, scegliete voi la versione che più si avvicina al vostro modo di essere ninfa, Ade o Persefone, io personalmente preferisco quella dove Myntha rifiuta Ade, tiè! 

 










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