venerdì 24 febbraio 2017

Sorrisi Spigola e Orata


Sorrisi Spigola e Orata

I mitici ripieni al pesce fresco de Il Pastaio di Tor Vergata, hanno veramente tanti estimatori quindi oggi voglio proporvi un condimento a base di carciofi. Li ho già provati ed i miei ospiti non hanno parlato durante tutto il tempo impiegato per finire il piatto che guardavano, ormai tristemente vuoto, come in estasi. Eppure c'erano dei comunissimi carciofi e non altro vegetale, ma l'effetto che hanno sortito pareva lo stesso di una DROGA!!!

A questo punto fate come me, lavate i carciofi, togliete le foglie dure più esterne fino ad ottenere i cuori formati solo da foglie chiare e tenere. Tagliateli a metà, eliminate anche il fieno all'interno e fateli a spicchi, io uso anche la parte più tenera del gambo sfilacciandolo con l'aiuto di un pelapatate o di un coltellino,  poi lo affetto con uno spessore di mezzo centimetro circa e metto tutto in acqua con il succo di un limone. Una volta lavato il prezzemolo ne tritato una buona quantità. Preparo un brodo vegetale che mi servirà per la cottura. In una padella antiaderente faccio colorare dell'aglio spellato nell'olio rigorosamente d'oliva ed assolutamente ITALIANO. A questo punto unisco i carciofi ben scolati  facendoli letteralmente saltare a fuoco vivo per un paio di minuti. Aggiungo un mestolo di brodo, un pizzico di sale, una macinata di pepe, il prezzemolo tritato e lascio proseguire la cottura a fiamma media, per 10-15 minuti circa. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo  servirà dell'altro brodo. A parte lesso i Sorrisi al pesce in abbondante acqua salata  e, poco prima di scolarli, aggiungo mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella del condimento. Bisogna servire immediatamente decorando con prezzemolo tritato, pepe macinato ed un filo d'olio a crudo. Per ottenere un sapore più esotico potete triturare dei semi di lino o dei fiori di garofano al mortaio e spolverarne una manciata al posto del prezzemolo. O ancora tagliuzzare delle foglie di menta che daranno al vostro piatto la freschezza della primavera. ormai alle porte.
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lunedì 20 febbraio 2017

Cappellacci ripieni di Carciofi al ragù di Spigola e Canocchie


Cappellacci ripieni di carciofi al ragù di Spigola e Canocchie



Ingredienti per 4 persone
Tempi di preparazione: 25 minuti
Tempi di cottura: 15 minuti
TUTTO PRONTO IN SOLI 40 MINUTI


Molti di voi mi chiedono come condire la pasta ripiena, volendo un condimento diverso, insolito, e spesso mi trovo davanti facce incredule quando spiego come preparare un piatto con un condimento di pesce. Ho scoperto infatti che non tutti si sentono in grado di cucinare il pesce. Allora, ho pensato di consigliare a tutti gli amanti del ripieno ai carciofi un ragù molto particolare ma facile facile. Cominciamo con il procurarci:

1 - un filetto di spigola, chiediamo al nostro pescivendolo di fiducia di procurarci una spigola non troppo grande e possibilmente non di allevamento, eventualmente meglio due piccole;  
2 - 400 gr. di pomodori datterini, sono una varietà di pomodorino  molto delicata, se non li trovate freschi ne esistono in barattolo, in negozio potete trovarli della Gran Gusto o della Così Com'è;
3 - del prezzemolo e dello scalogno che io preferisco all'agio, ma dipende dalle vostre preferenze;
ed infine l'immancabile olio d'oliva, ovviamente extravergine, possibilmente estratto a freddo ma assolutamente italiano.

Tagliate il filetto di spigola a cubetti piuttosto grossolani, in una padella mettete olio e scalogno fate soffriggere aggiungete i cubettoni di spigola  e fate cuocere un paio di minuti, aggiungete quindi i pomodorini tagliati in quattro salando ed  aggiungendo le canocchie, saltate ancora per altri cinque minuti.

In una pentola lessate i Cappellacci tenendo presente che, poco prima di scendere la pasta in acqua, bisogna aggiungere il solito giro d'olio, saranno sufficienti 6/7 minuti di bollore, a seconda dell'asciugatura della sfoglia, a questo punto  aggiungete i Cappellacci al sughetto saltandoli delicatamente in padella, serviteli con un'aggiunta di prezzemolo tagliuzzato molto finemente e


giovedì 1 dicembre 2016

SORRISI CACIO E PEPE AL CAVOLO NERO

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Chi Pon Cavolo d'Aprile tutto l'Anno se ne Ride
😋😋😋



Quando mi sono svegliata questa mattina in casa c'era già un gran bel tepore, sono saltata fuori dal letto con una piacevole sensazione di caldo. Guardando fuori la finestra ho notato del ghiaccio sull'erba e sui tetti delle auto così un piccolo brivido mi ha percorso le spalle. Mentre preparavo la colazione per la famiglia che ancora dormiva, e tutto fumava e sbuffava sui fornelli, pensavo alla cena. La cena è sempre un'incognita, non abbiamo tutti gli stessi gusti culinari e spesso mi tocca mangiare quello che piace agli altri per non cucinare ricette diverse. Ma ho proprio voglia di fare una cosa diversa, saporita, buona, sana e pure bella. Sabato al mercato ho visto il cavolo nero, oltre che come ingrediente per una magnifica zuppa alla toscana, si può usare anche come condimento per la pasta e quindi......ho pensato di cucinarlo così e stiamo a vedere cosa viene fuori.
Allora vediamo vediamo, mi servirà un tegame alto pieno di acqua e del sale integrale; dovrò sfogliare il cavolo, lavare le foglie sotto l’acqua corrente, eliminare la parte finale del gambo e tagliare le foglie a tocchetti. A questo punto dovrò versare le foglie del cavolo nel tegame lasciando che lessino per 10 minuti trascorsi i quali prenderò i mitici ed intramontabili Sorrisi Cacio&Pepe de Il Pastaio di Tor Vergata, (questa è la parte più facile) e li immergerò nell'acqua di cottura del Signr Cavolo Nero aggiungendo il solito giro d'olio d'oliva all'acqua. Farò cuocere 8/10 minuti mentre preparerò un soffritto di olio e scalogno tagliato finemente, quando lo scalogno si sarà squagliato per bene, salterò le foglie di cavolo nero nel soffritto ed i sorrisi Cacio&Pepe aggiungendo l'acqua di cottura e facendo attenzione che non si rompano, ma se succede fa niente si formerà una bella cremina, infine impiattarò la pasta aggiungendo una spolverata di Pecorino Romano fresco grattugiato a grana grossa... e poi vediamo chi avrà il coraggio di dire ...io non mangio ste cose verdi!


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martedì 12 luglio 2016

Sorrisi Cacio&Pepe



Sorrisi Cacio&Pepe Pomodorini e Mentuccia



SORRISI CACIO&PEPE DE IL PASTAIO

 
Nel corso di questi mesi abbiamo capito che uno dei prodotti più apprezzati dopo i mitici Ravioli Ricotta e Spinaci e i Capelletti di Carne è proprio la Pasta con ripieno di Cacio e Pepe. Ma, oltre ad essere molto richiesti i nostri Sorrisi Cacio&Pepe sono un piatto molto versatile. Tra le tante ricette che possono essere impiegate per prepararli ce ne è una molto intrigante, insolita ma buonissima, estiva e freschissima che vi farà fare sicuramente una bellissima figura chiunque siano i vostri commensali, infatti oltre ad essere semplice e veloce è molto apprezzata anche dai bambini, che non siano troppo piccoli però, il pepe va inserito molto tardi nel menù dei più piccini. Ma andiamo a preparare questo velocissimo e gustosissimo piatto:
Occorrente per 4 persone:
  • 600 gr di Sorrisi Cacio&Pepe de Il Pastaio di Tor Vergata
  • 200 gr di pomodorini datterini o ciliegini
  • 1 scalogno
  • Mentuccia o menta romana q.b
Prima di iniziare a preparare il condimento però voglio darvi qualche cenno storico/culturale del piatto, poiché non tutti conoscono la Mentuccia  e comunque in pochi la usano, vi parlerò quindi un pò di questa timida ma profumatissima piantina.
La nepitèlla (Clinopodium nepeta (L.) Kuntze) o nepetèlla o nipitèlla, a Roma chiamata anche mentuccia, è un'erba aromatica della famiglia delle Lamiacee, utilizzata in cucina e in erboristeria. Ha un leggero odore di menta. Molto conosciuta già dal tempo degli Egizi e dei Romani, veniva usata da Galeno come pianta medicinale. La Mentuccia, così l'ho sempre chiamata sin da quando mia nonna, mia mamma e mio papà trafficavano in cucina per uscire con dei piatti profumatissimi, può essere usata:
  • Primi piatti, specialmente a base di riso e nelle paste fredde
  • Nella carne in special modo l'agnello e nei triti di carne da utilizzare nei ripieni, tipicamente di uso balcanico e medio orientale.
  •  si usa anche nelle zuppe, nelle salse, nella carne, in special modo per cucinare l'agnello
Dopo aver acquistato da Il Pastaio di Tor Vergata o aver preparato i Sorrisi Cacio&Pepe con le vostre mani, il più è veramente fatto. Infatti vi basterà bollire sufficiente acqua salata mentre in una padella farete ammorbidire tutto lo scalogno tagliato a fettine sottili sottili in abbondante olio extra vergine d’oliva (quello vero), aggiungete quindi i pomodorini tagliati in due facendoli saltare letteralmente sulla padella per due minuti, giusto il tempo di farli insaporire. A questo punto non vi resta che scolare i Sorrisi ed aggiungerli al condimento ancora nella padella, aggiungendo l’acqua di cottura, impiattare e spolverare di abbondante Mentuccia e…..uhmmmm!

 
Curiosità

 
Secondo la leggenda, la menta prende il nome dalla ninfa Minthe o Myntha, amata da Ade (Dio degli Inferi), che venne trasformata in pianta da Persefone, moglie di Ade.
Myntha era quindi una bellissima ninfa partorita nel fiume infernale Cocito, affluente dell'Acheronte e viveva nel regno infernale comandato da Ade, di cui era la concubina. Persefone, gelosa del marito, si dispiacque dell'unione e si infuriò quando Myntha proferì contro di lei minacce spaventose e sottilmente allusive alle proprie arti erotiche. Persefone, sdegnata, la fece a pezzi: Ade, che aveva un tempio ai piedi del monte Menta (o Minthe), in Elide le consentì di trasformarsi in erba profumata, la menta, ma Demetra la condannò alla sterilità, impedendole di produrre frutti. Un'altra versione del mito, citata anche da Ovidio nelle sue Metamorfosi, suggerisce che fu Persefone stessa a trasformare Myntha in pianta, scegliendo una forma insignificante che non destasse attenzione né potesse essere paragonata ad altre piante per bellezza o utilità. Un'altra versione ancora racconta che Zeus(o Zeus Katactonio, cioè Ade stesso), innamoratosi di Myntha, ebbe da lei un rifiuto in seguito ad una proposta. Sdegnato del comportamento, la tramutò in una pianta fredda così come la bella ninfa era stata con lui. Al di là del fatto che la povera Myntha viene trasformata in una pianta da bellissima ninfa che era, scegliete voi la versione che più si avvicina al vostro modo di essere ninfa, Ade o Persefone, io personalmente preferisco quella dove Myntha rifiuta Ade, tiè! 

 










venerdì 8 luglio 2016

Gnocchetti de il Pastaio misto pesce

GNOCCHETTI DE IL PASTAIO MISTO PESCE
L'estate è il periodo migliore per assaporare il pesce freso e, anche se le patate sono migliori in inverno, gli gnocchetti de Il Pastaio di Tor Vergata sono speciali anche a luglio. Stasera Fabio il Pastaio ha preparato una ricetta squisita a base di gnocchetti piccolissimi e rigorosamente fatti a mano e il pesce fresco!!!! Il pesce fresco è sicuramente la base della ricetta, ma, insieme ai suoi gnocchetti è veramente un godimento dei sensi. Ha lessato ben 700 grammi di gnocchetti, effettivamente sembravano un po troppi per due persone ma, mai contraddirlo in cucina. Ha poi fatto soffriggere leggermente uno spicchio d'aglio di Agrigento in olio Flaminio, uno tra i migliori presenti in negozio, facendo saltare circa 100 grammi di ricciola, 100 di tonno freschissimo, due totani piccolini tagliati a dadini, alcuni gamberi, un paio di grossi scampi e sei pomodorini datterini rossi marca Così com'è, ottimi e freschissimi.
Accompagnati da un paio di bicchieri di vino bianco Falanghina di Sardegna hanno reso la mia anima più serena,  alla fine di una giornata impegnativa è stato un vero toccasana anche per i miei sensi abbioccati dal caldo,  facendomi ritrovare il sorriso. Ecco cosa vuol dire mangiare bene, vuol dire farsi del bene, godere di sapori e profumi, perchè mangiare è anche un piacere oltre che nutrire il nostro  organismo con prodotti sani, genuini e salutari. E comunque anche se erano veramente tanti li abbiamo finiti! 
Provate gli gnocchetti al pesce de Il Pastaio Fabio e poi.....fatemi sapere

domenica 5 giugno 2016

Pappardelle al Peperone Rosso e Peperoncino Fresco


Oggi vi voglio presentare la Pasta al Peperone rosso e peperoncini freschi. Fresca, insolita dal gusto estivo e versatile. Con un condimento semplicissimo come quello che vi propongo, farete un figurone con i vostri ospiti….e dunque andiamo a preparare questo magnifico piatto  
Ingredienti per 4 persone

§  600 gr di pappardelle al peperone e peperoncino freschi (potete benissimo usare qualsiasi altro formato di pasta)
§  200 g di pomodori ciliegino
§  sale q.b
§  zucchero q.b
§  origano fresco o essiccato q.b
§  olio extra vergine di oliva q.b
§250c g di stracchino (o qualsiasi altro formaggio cremoso come mascarpone,philadelphia,robiola)
§  pepe q.b
PROCEDIMENTO PER LA PASTA CON STRACCHINO E POMODORI CONFIT
Lavare per bene i pomodori e tagliateli a metà. Rivestite con della carta da forno una leccarda o teglia e posizionate i pomodori con la parte del taglio rivolti verso l’alto. Lasciate cadere  su ogni pomodoro un filo d’olio extra vergine di oliva, sale e zucchero quanto basta e infine una spolverate con un po’  di origano meglio se fresco di Agrigento o essiccato. Mettete al forno ben caldo statico a 150° per circa 1 ora – 1 ora e mezza o finché vedrete appassire e imbrunire o abbrustolire i pomodori. Sfornateli e lasciateli raffreddare. In una pentola cuocete in acqua calda salata il formato di pasta a vostra scelta, noi consigliamo le pappardelle che cuociono in 6/7 minuti circa. In una padella antiaderente fate sciogliere lo stracchino e aggiungete i pomodori confit, lasciando alcuni pomodorini da parte per la decorazione. Colate la pasta e versatela nella padella con il condimento, mantecando per un minuto circa. Servite la pasta calda e decorata con i pomodori confit messi da parte e una spolverata di origano o pepe nero. Siamo ceri che vi piacerà tantissimo!

lunedì 30 maggio 2016

PRANZO IN GIARDINO




Mi è venuta un'idea e la voglio condividere con voi. Un menù di cose buone anzi buonissime che potreste mettere sulla vostra tavola, ed ecco che cosa consiglio per un pranzo in giardino o sul vostro splendido terrazzo.
 
Iniziamo con un primo piatto fresco e delicato. Ideale per i mesi maggio e giugno quando le zucchine sono dolci e saporite. Se vi capita di acquistarle con i fiori, non buttatateli: lavateli accuratamente, privateli del pistillo e tagliateli a striscioline. Uniteli al pesto poco prima di aggiungerlo come condimento agli gnocchi caldi appena scolati. Procuratevi per 4 persone: 
·         400 gr di gnocchi di patate
·         200 gr di zucchine novelle o 2 grosse zucchine
·         sale fino
·         mezzo spicchio d’aglio
·         una manciata di foglie di basilico fresco
·         10 gr di pinoli
·         10 gr di mandorle
·         20 gr di parmigiano reggiano grattugiato
·         20 gr di pecorino stagionato grattugiato
·         dai 2 ai 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva
·         pepe nero macinato
 
Tostate leggermente le mandorle e i pinoli. Grattugiate grossolanamente le zucchine.
 
Salate leggermente le zucchine grattugiate e lasciatele riposare per almeno un’ora. Strizzatele e mettetele insieme alle foglie di basilico nel mixer. Aggiungete l’aglio tritato, le mandorle, i pinoli e i formaggi. Frullate il tutto versando un cucchiaio d’olio alla volta. A questo punto avrete ottenuto una crema omogene che userete per il condimento.
 
Portate ad ebollizione abbondante acqua salata aggiungete il solito filo d’olio prima di bollire gli gnocchi e raccogliete gli gnocchi con un colino man mano che vengono a galla. Conditeli ancora caldi con il pesto di zucchine. Impiattate e completate con un giro d’olio e con qualche foglia di basilico come decorazione.
 
E come secondo piatto ecco gli involtini di peperoni rossi con mozzarella e acciughe che vi assicuro essere un perfetto piatto estivo poco impegnativo e facile da preparare. Infatti basta lavare i peperoni, aprirli a metà eliminando il gambo, i semi e i filamenti bianchi, tagliarli a falde larghe 4 cm circa e sbollentarli per 5-6 minuti in acqua bollente salata. sistemateli su di un tagliere.
 
Iniziate a mettere su ciascuna falda una fettina sottile di mozzarella e un filetto di acciuga dissalato. Arrotolate il peperone in modo da ottenere un involtino e infilatelo con uno stuzzicadente da spiedino. Riempite ciascuno spiedo con 4 involtini. Versate l’olio extravergine di oliva in una pirofila spolverizzate del pangrattato sul fondo e sistemate gli spiedini di involtini di peperone nella pirofila. Spolverizzateli con il resto del pangrattato e aggiungete un filo di olio extravergine di oliva.
 
Cuocete in forno caldo a 200 °C per 15/20 minuti. A questo punto  lasciate riposare gli involtini per 10 minuti.
 
E dopo un pranzo estivo ma non leggerissimo, sarà sicuramente utile e buonissima un’insalata alle mele verdi e aceto balsamico, il profumo dell’estate.
Ingredienti per 4 persone:
·         Lattuga oppure insalata mista q.b
·         2  mele verdi grandi tagliate a spicchi
·         mezza tazza di noci tostate
·         scaglie di  Parmigiano Reggiano
·         Per condire l’nsalata
·         aceto balsamico q.b.
·         olio extravergine d’oliva q.b.
·         succo di limone
·         sale e pepe q.b.
·         PROCEDIMENTO:
·         Per primo tostate le noci
·         Poi sbucciate e tagliate a spicchi le mele.
·         Lavare, asciugare e tagliare la lattuga.
·         In una ciotola capiente unire l’insalata, le mele, le scaglie di parmigiano, e le noci.
·         Poi aggiungete il condimento: l’aceto balsamico, l’olio extravergine d’oliva, il sale, pepe e il succo di limone.
Date una bella e leggera mescolata e con questa insalata potete chiudere il  vostro pranzo bruciando anche qualche caloria.
 
Buon appetito dal Pastaio di Tor Vergata e ricordate noi siamo quello che mangiamo!
 
 
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