lunedì 30 maggio 2016

PRANZO IN GIARDINO




Mi è venuta un'idea e la voglio condividere con voi. Un menù di cose buone anzi buonissime che potreste mettere sulla vostra tavola, ed ecco che cosa consiglio per un pranzo in giardino o sul vostro splendido terrazzo.
 
Iniziamo con un primo piatto fresco e delicato. Ideale per i mesi maggio e giugno quando le zucchine sono dolci e saporite. Se vi capita di acquistarle con i fiori, non buttatateli: lavateli accuratamente, privateli del pistillo e tagliateli a striscioline. Uniteli al pesto poco prima di aggiungerlo come condimento agli gnocchi caldi appena scolati. Procuratevi per 4 persone: 
·         400 gr di gnocchi di patate
·         200 gr di zucchine novelle o 2 grosse zucchine
·         sale fino
·         mezzo spicchio d’aglio
·         una manciata di foglie di basilico fresco
·         10 gr di pinoli
·         10 gr di mandorle
·         20 gr di parmigiano reggiano grattugiato
·         20 gr di pecorino stagionato grattugiato
·         dai 2 ai 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva
·         pepe nero macinato
 
Tostate leggermente le mandorle e i pinoli. Grattugiate grossolanamente le zucchine.
 
Salate leggermente le zucchine grattugiate e lasciatele riposare per almeno un’ora. Strizzatele e mettetele insieme alle foglie di basilico nel mixer. Aggiungete l’aglio tritato, le mandorle, i pinoli e i formaggi. Frullate il tutto versando un cucchiaio d’olio alla volta. A questo punto avrete ottenuto una crema omogene che userete per il condimento.
 
Portate ad ebollizione abbondante acqua salata aggiungete il solito filo d’olio prima di bollire gli gnocchi e raccogliete gli gnocchi con un colino man mano che vengono a galla. Conditeli ancora caldi con il pesto di zucchine. Impiattate e completate con un giro d’olio e con qualche foglia di basilico come decorazione.
 
E come secondo piatto ecco gli involtini di peperoni rossi con mozzarella e acciughe che vi assicuro essere un perfetto piatto estivo poco impegnativo e facile da preparare. Infatti basta lavare i peperoni, aprirli a metà eliminando il gambo, i semi e i filamenti bianchi, tagliarli a falde larghe 4 cm circa e sbollentarli per 5-6 minuti in acqua bollente salata. sistemateli su di un tagliere.
 
Iniziate a mettere su ciascuna falda una fettina sottile di mozzarella e un filetto di acciuga dissalato. Arrotolate il peperone in modo da ottenere un involtino e infilatelo con uno stuzzicadente da spiedino. Riempite ciascuno spiedo con 4 involtini. Versate l’olio extravergine di oliva in una pirofila spolverizzate del pangrattato sul fondo e sistemate gli spiedini di involtini di peperone nella pirofila. Spolverizzateli con il resto del pangrattato e aggiungete un filo di olio extravergine di oliva.
 
Cuocete in forno caldo a 200 °C per 15/20 minuti. A questo punto  lasciate riposare gli involtini per 10 minuti.
 
E dopo un pranzo estivo ma non leggerissimo, sarà sicuramente utile e buonissima un’insalata alle mele verdi e aceto balsamico, il profumo dell’estate.
Ingredienti per 4 persone:
·         Lattuga oppure insalata mista q.b
·         2  mele verdi grandi tagliate a spicchi
·         mezza tazza di noci tostate
·         scaglie di  Parmigiano Reggiano
·         Per condire l’nsalata
·         aceto balsamico q.b.
·         olio extravergine d’oliva q.b.
·         succo di limone
·         sale e pepe q.b.
·         PROCEDIMENTO:
·         Per primo tostate le noci
·         Poi sbucciate e tagliate a spicchi le mele.
·         Lavare, asciugare e tagliare la lattuga.
·         In una ciotola capiente unire l’insalata, le mele, le scaglie di parmigiano, e le noci.
·         Poi aggiungete il condimento: l’aceto balsamico, l’olio extravergine d’oliva, il sale, pepe e il succo di limone.
Date una bella e leggera mescolata e con questa insalata potete chiudere il  vostro pranzo bruciando anche qualche caloria.
 
Buon appetito dal Pastaio di Tor Vergata e ricordate noi siamo quello che mangiamo!
 
 
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lunedì 23 maggio 2016

Tanto pe cambià



Che domenica! La giornata è iniziata piuttosto presto, in negozio c’è sempre tanto da fare, tra pulizie e il laboratorio di pasta, c’era il sole che aspettavo da tanto e un clima dolce che prometteva l’estate. Ci siamo detti che sarebbe stata una giornata molto calma e forse non ci sarebbe stata l’affluenza di sempre. E’ tempo di Comunioni, Cresime, Matrimoni e poi la dieta per la prova costume! E’ la prima estate per il nostro negozio e non abbiamo ancora idea di come cambieranno le richieste dei clienti. E pulisci e impasta e impasta e pulisci ecco che arrivano i primi avventori. La giornata entra nel vivo con il solito via vai e non ci vuole molto che la varietà di prodotti inizia a scarseggiare. I Tortelli di Bufala Pachino e Basilico praticamente spariscono quasi immediatamente, certo la ricetta è semplice e la freschezza del prodotto è garantita e con un semplice sugo di pomodoro l’effetto estate è garantito. Ma anche i Sorrisi Salmone Scozzese Ricotta e Limone Bio vengono apprezzati moltissimo, pochi minuti di cottura un giro d’olio ed ecco un pranzetto coi fiocchi pronto senza fatica. I Cappellacci Zucchine e Brie sono davvero i protagonisti di molte tavole, anche qui non ci vuole troppa fantasia per i condimenti, un fondo di cottura con Olio Extra Vergine di Oliva, rigorosamente italiano, scalogno e per i palati più raffinati una grattata dell’ottimo Tartufo. I Baci di Dama agli Asparagi e Brie sono la variante a quelli con le Zucchine e per questi è sufficiente cambiare il condimento con Burro Chiarificato ed inserire al posto del Tartufo una grattata di Limone Bio a crudo e qualche fogliolina di Menta. Che dire dei Canestrelli Ricotta Menta e Limone Bio, semplicemente meravigliosi. I Cannelloni di carne, Ricotta e Spinaci, le Lasagne Ragù e Sugo Semplice, agli Asparagi e Stracciatella, gli sformati di verdure non hanno certo bisogno di particolari approfondimenti. Tutto sparito nell’arco della mattinata insieme all’ottimo pane Ciociaro a lievitazione naturale e cotto a legna e la preziosissima Mozzarella di Bufala, 100% latte dell’alto Lazio che arriva fresca tutti i giorni. Quindi per questa settimana non cambiamo, ma stiamo progettando di iniziare con le deliziose Parmigiane alle Melanzane e alle Zucchine, con i nostri specialissimi Pomodori al Riso, Peperoni, Cipolle e ancora Zucchine, Melanzane e Patate al Gratin. Le insalate di Farro, Riso ed Orzo, tutti prodotti italiani alla faccia del TTP. Quindi, cari signori, preparatevi ad assaggiare le specialità de Il Pastaio di Tor Vergata e a portare in tavola le migliori ricette della cucina italiana da preparare a casa vostra come nei migliori
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domenica 15 maggio 2016

La bella Signora Stefania



Oggi ho ricevuto una notizia che mi ha molto turbata.
Era un po che in negozio non veniva una delle clienti abituali. Una Signora di gran classe, simpatica, solare, generosa, cordiale, di bell'aspetto, elegante, al di là dell'abbigliamento o della pettinatura, sempre e comunque impeccabile. Una di quelle Donne con una voce calda, frizzante che ha catturato la mia ammirazione sin dai primissimi giorni. Infatti, a pensarci bene, credo proprio che, insieme a suo figlio Emiliano, fosse proprio tra primi clienti.
Quando entrava in negozio attirava  l'attenzione di tutti gli altri, anche se era una presenza discreta, adorava la nostra pasta e ne parlava con entusiasmo, ci confidava anche le sue ricette per i condimenti perché li proponessimo agli altri clienti. Altri clienti sono venuti grazie a lei,  dicevano "Stefania ci ha parlato così bene di voi....". Stefania, così si chiamava quella bella Signora, quella bellissima persona, c'era qualcosa che la rendeva irresistibile, una disposizione d'animo, una generosità di sentimenti, un sorriso che mi raccontava qualcosa, non so cosa di preciso ma sicuramente un'animo gentile, generoso appunto. Adorava i  nostri sorrisi Zucca Burrata Tartufo e Mandorle tostate,  ma  a  sua figlia non piaceva il tartufo quindi ce li faceva preparare senza. 
La bella Signora Stefania improvvisamente non c'è più. La bella Signora Stefania non tornerà in negozio accompagnata da quel bel cavaliere che è suo figlio a scambiare con me chiacchiere e ricette. Io la ricordo anche se l'ho conosciuta poco, per poco ho avuto il piacere di scambiare con lei momenti di vita, la ricordo con quel bel sorriso illuminato da un gran cuore. Cara Signora Stefania un caro saluto e un abbraccio alla sua famiglia.

domenica 8 maggio 2016

8 Maggio primi raggi di sole

8 Maggio Festa della Mamma con il Sole

Oggi festa della Mamma, domenica di Comunioni, Battesimi e Matrimoni, tutto sommato anche il tempo è stato buono, giornata, anzi fine settimana, di lavoro intenso e un gran via vai di persone che hanno ritirato i loro ordini. Tanti i menu richiesti, varietà di gusti e ricette. Lasagne, cannelloni, ravioli, arrosti ortaggi gratinati, antipasti gustosi e tutti particolari. Le persone amano mangiare, vogliono cibo di qualità, cercano ingredienti genuini, piatti ricercati che non hanno modo di preparare a casa. Per noi de Il Pastaio a Tor Vergata, è un piacere, ci piace cimentarci in ricette nuove, combinare ingredienti e gusti. Andare alla ricerca dei prodotti migliori tra quelli di stagione e quello che ci piace di più è il riscontro della gente, la soddisfazione nel raccontare come alla loro tavola i loro ospiti hanno gradito quello che hanno scelto e che noi abbiamo preparato. I menù dei migliori ristoranti a casa propria è la vera innovazione. Portare a casa dei nostri clienti piatti ricercati o della cucina classica lavorati con professionalità, preparati con ingredienti freschissimi, cercando di impiegare materie prime senza conservanti, di provenienza italiana, regionale e a chilometri zero. Scegliamo l’olio, le passate, i limoni, le erbe aromatiche, il latte, persino il sale e le spezie, le uova le farine e le verdure, è inutile dire che preferiamo il prodotto italiano ogni volta che ci è possibile. 
La ricetta che abbiamo preparato oggi dedicata alla Mamma e alla prima giornata di sole é quella dei RAGGI DI SOLE RICOTTA E LIMONE ALLA MENTA
Bisogna preparare una sfoglia sottile e leggera, realizzata con poche uova proprio per esaltare al massimo il gusto delicato della ricotta del limone e della menta che rende il piatto particolarmente adatto alla stagione estiva.
Ecco come fare:
Ingredienti per 4 persone  
per la pasta:
250g   farina
1 uovo
70g     acqua circa

Per il ripieno:
400g   ricotta
buccia grattugiata di 1 limone biologico
40g     parmigiano
sale q.b.

Per il condimento:
100g   burro
foglie di menta q.b.
parmigiano grattugiato q.b.
scaglie di mandorle tostate q.b.

Procedimento
Per il ripieno:
Scolare la ricotta dal siero e amalgamarla al resto degli ingredienti.
Conservare in frigo.

Per la pasta: impastare, formare una palla e lasciar riposare.  Stendere in sfoglie sottili, ricavare dei quadrati di 7x7cm, farcire al centro con un mucchietto di ripieno, inumidire leggermente su due lati con dell’acqua, chiudere a triangolo e sigillare premendo intorno al ripieno poi congiungere le estremità, fissandole con un pizzicotto.
Adagiare i tortelloni su un vassoio foderato con carta da forno e cosparso leggermente di farina, coprendoli con della pellicola per non farli seccare.

Per il condimento: far sciogliere il burro in padella e profumare con la menta tritata. Lessare i tortelloni in acqua bollente salata, scolare e versare nella padella con il burro. Fuori dal fuoco mantecare con il parmigiano.
Prima di servire cospargere con le scaglie di mandorle.



giovedì 5 maggio 2016

Il Pastaio Fabio e le Ricette Afrodisiache




Nel girovagare in internet mi sono  imbattuta in un interessante sezione del sito del Sole24ore, questo quotidiano on line che mi sorprende sempre per le meravigliose sezioni che affrontano temi di vario genere. Cercavo degli spunti per il mio blog, quando ecco…trovato…sicuramente qualcosa di molto interessante. Vi giuro che quanto vi sto per riferire è parte di un articolo della sezione salute del Sole24ore, d’altronde! Quindi,  lo sapevate che  esistono alimenti che aiuterebbero, diciamo così la sessualità degli uomini? Di quella delle donne si è ampiamente dibattutto e ancora se ne dibatte , ma ahimè resta un mistero celato agli uomini. Detto questo adesso andiamo a vedere quali alimenti vengono considerati dei veri “toccasana” (è proprio il caso di dire) per gli uomini. Asparagi: 350 grammi ogni settimana. Zenzero: 15 grammi. E poi, tutti i giorni, 30 grammi di mandorle. Sono questi gli ingredienti della ricetta afrodisiaca consigliata agli uomini addirittura dall’ Aogoi (l’Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri) e dalla Siu (Società italiana di Urologia), secondo cui il cibo può essere un prezioso alleato della sessualità tanto quanto di altri aspetti della salute, che pure sono molto importanti ma di cui non intendo parlare qui, almeno oggi. Ma continuando a leggerere questo interessantissimo quanto stupefacente articolo scopro che gli esperti ne hanno parlato a Expo 2015 durante l’incontro “Cibo alleato della passione: nutrire il ‘seme della vita’ per recuperare una buona sessualità di coppia”. “Da sempre sono le donne a tramandarne tradizioni, conoscenze, esperienze  ma anche l'uomo deve imparare a esserne più consapevole, magari proprio grazie alle richieste della partner che oggi, sempre più spesso, vuole essere conquistata a tavola”. E vorrei ben vedere, non c’è niente di più sensuale di un uomo in cucina e, credetemi, io me ne intendo!  Asparagi, zenzero e mandorle occupano le prime posizioni della top 10 degli alimenti che possono aiutare in questa impresa.La classifica prosegue con la cicoria, fonte dell’ormone androstenedione; gli esperti consigliano di mangiarne 250 grammi anche 2 volte alla settimana. Il cacao può invece essere assunto sotto forma di  cioccolato fondente al 70%, mangiandone una tavoletta a settimana. Attenzione, invece, al peperoncino: ne sono ammessi occasionalmente 15 grammi. Gli ultimi 4 posti della classifica sono invece occupati dalle ostriche dall’aglio, la sua allicina aumenta il flusso sanguigno; ne basterebbero 2 spicchi al giorno assunti per 3 mesi consecutivi, dall’avocado che consumato quotidianamente favorisce l’equilibrio ormonale e dal vino rosso,  un solo bicchiere a pasto.
A questo punto, dopo che vi sarete fatti delle grasse risate, vi spiego per quale motivo la cosa mi ha così tanto interessata. Se avete letto attentamente gli alimenti della lista fatta da emeriti esperti sono, nella maggior parte dei casi, gli ingredienti delle famose ricette de Il Pastaio di Tor Vergata, ecco spiegato il motivo di tanto successo! Scherzi a parte, da Il Pastaio, le cose buone fanno pure bene, prendete ad esempio i Sorrisi Zucca Burrata Tartufo e Mandorle, o il ripieno di pollo Limone e Zenzero, le Fettuccine al Cacao, i Cappellacci agli Asparagi e gli specialissimi Tortini alle verdure dove la Cicoria fa da Regina…..Signore e Signori ho detto tutto! E fate un salto pure voi da Il Pastaio, Fabio ha il segreto della vostra felicità... di coppia!




lunedì 2 maggio 2016

Roveja cibo Slow Food da Il Pastaio di Tor Vergata



I legumi delle campagne umbre e molisane


La mia passione per le cose buone, genuine, per i prodotti della nostra terra mi arriva da lontano quando ero una bambina e l'estate me ne andavo in vacanza da uno zio che insieme ad altri parenti gestiva una fattoria dell'UNC Unione Nazionale Combattenti, da qui ovviamente si capisce che non sono proprio una ragazzina. Una fattoria grandissima, mucche, pecore, polli, anatre, maiali, conigli, piccioni, cani e gatti erano i miei compagni di gioco insieme a mia sorella e ai miei cugini campagnoli. I miei cugini campagnoli....loro mi hanno insegnato a rubare le uova sotto le galline per berle appena deposte, ad arrampicarmi sugli alberi di Gelso per imbrattarmi di viola la faccia, a pescare le rane con le lumache. Che meravigliosa infanzia al sole, con le ginocchia perennemente sbucciate e le guance rosse. La mattina ci alzavamo prestissimo e si andava a governare gli animali, poi si tornava a casa per la colazione. Ore 9,30 circa, pane caldo, verdure cotte, legumi in zuppa e mentre gli adulti bevevano vino, noi sorseggiavamo l'acqua sulfurea, che non era proprio una squisitezza ma alla fine si mandava giù, e poi per le scale a correre verso i campi e a ridere e a giocare! Il cibo era sempre tutto buono, mi ricordo le zuppe di Roveja, d'Orzo, di Farro, con il pane raffermo che non si sprecava niente, si mangiava in quelle ciotole di coccio che fumavano e profumavano di ogni erba aromatica, i vetri appannati dal calore delle stufe a legna dove si cucinava, e fuori volo di uccelli e canti di gallo. La Roveja, quanti di voi la conoscono? E’ un piccolo legume simile al pisello, dal seme colorato che va dal verde scuro al marrone, grigio. Nei secoli passati era coltivato su tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana, in particolare sui Monti Sibillini, dove i campi si trovavano anche a quote elevate: la Roveja è resistente anche alle basse temperature, si coltiva in primavera-estate e non ha bisogno di molta acqua. Con altri legumi poveri quali lenticchie, cicerchie, fave fa parte dei prodotti slow food. Tutti molto apprezzati da vegetariani, vegani e buon gustai. E' molto proteica, in particolare se consumata secca, ha un altro contenuto di carboidrati, fosforo, potassio e pochissimi grassi. Oggi è stata pressoché abbandonata ovunque e resistono solo pochi agricoltori nella val Nerina, in particolare a Cascia, e noi ne conosciamo uno molto attento alla sua terra. In questa vallata la Roveja si semina a marzo a un’altitudine che va dai 600 ai 1200 metri e si raccoglie tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. La battitura è simile a quella della lenticchia. Un gran lavoro sicuramente, ci vuole passione e amore per la terra e per le tradizioni. La Roveja, si può mangiare fresca oppure essiccata, in questo caso diventa un ottimo ingrediente per minestre e zuppe. Macinata a pietra, si trasforma in una farina dal lieve retrogusto amarognolo che serve per fare la farecchiata o pesata: una polenta tradizionalmente condita con un battuto di acciughe, aglio e olio extravergine di oliva, buona anche il giorno successivo, affettata e abbrustolita in padella. Un alimento buono e naturale un'ottima alternativa alla carne e utile nelle diete.
Da Il Pastaio di Tor Vergata potete trovare Roveja, Lenticchie, Fagioli, Fagioli del Papa, Farro, Orzo e tanto altro tutto rigorosamente dalla terra direttamente nelle vostre mani.

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domenica 1 maggio 2016

Primo Maggio Fave Pecorino e Rock and Roll

I° maggio, Piazza San Giovanni Roma.

Ogni anno il I° maggio è un appuntamento speciale, da sempre, con mio papà quando non ci portava a vedere lo spettacolo ci riunivamo davanti alla tele a vederlo tutti insieme e guai se… Il palco del I° maggio per lui era importate, lui ci credeva anche quando non ci credeva più. Papà era Rock and Roll.
Il I° maggio era anche famiglia, era pranzo tutti insieme, era fave e pecorino e a te Papà dedico la ricetta dei ravioli fave e pecorino, a te che mi hai lasciato la passione per la cucina, la passione per le cose buone e genuine, vere, le cose fatte in casa.
Ravioli per 4 persone:
300 g di farina 00 rimacinata, 3 uova intere,  3 tuorli, mezzo chilo di ricotta di pecora, pecorino romano gratuggiato, guanciale, fave, scalogno, burro, sale, pepe e olio extravergine d’oliva.

Preparare la farina a fontana su una spianatoia, rompere le uova una alla volta e lavorare il composto dapprima con una forchetta e poi con le mani.
Una volta pronta la pasta, tirarla con la macchinetta o con il mattarello formando dei quadrati per i ravioli. Nel frattempo, setacciate la ricotta per fare il ripieno. Poi, in una ciotola, aggiungete il pecorino romano piccante e mischiate insieme con un pizzico di pepe. Utilizzate questo composto per il ripieno dei ravioli. Nel frattempo in una padella, preparate il fondo con olio e burro e cuocete lo scalogno tagliato a pezzetti.  Appena si ammorbidisce lo scalogno, mettete le fave precedentemente sgusciate, sbollentante e senza buccia. In un’altra padella, fate rosolare il guanciale che sarà messo sui ravioli a piatto finito. Una volta realizzati i ravioli, fateli cuocere in acqua salata con un giro d’olio d’oliva, una volta che vengono a galla, sono pronti; mettete i ravioli nella padella con le fave e poi impiattate aggiungendo il guanciale croccante. Se vi pare troppo lavoro passate da Il Pastaio di Tor Vergata Fabio li ha fatti per voi.

Buon I° maggio a tutti i lavoratori, a chi un lavoro non ce l’ha, a chi ce l’ha ma a scadenza come il latte. A chi studia come un matto per avere il lavoro più bello del mondo, a chi rinuncia a studiare per fare un lavoro qualsiasi e anche a chi rischia la vita per attraversare il mare con la speranza di poter lavorare qua dove il lavoro non c'è. Ma anche a chi un lavoro se lo inventa come può!